Abbiamo valutato gli 11 marchi di tonno più diffusi sui nostri scaffali, che rappresentano circa l'80% del mercato italiano, in base alle loro politiche di sostenibilità e equità, le specie catturate, i metodi di pesca usati e le informazioni che forniscono ai consumatori.
Dalla scorsa edizione tanti dimostrano di lavorare per una pesca sostenibile e per la piena trasparenza, ma c'è anche chi continua ad essere completamente dipendente da una pesca distruttiva.
Per questo vi abbiamo chiesto di aiutarci e siete stati dalla nostra parte: grazie alle vostre pressioni, Thai Union, il maggior produttore al mondo di tonno in scatola, ci ha ascoltato e ha preso l’impegno di porre fine alle pratiche di pesca distruttiva e proteggere i diritti dei suoi lavoratori.
Noi continueremo a controllare che nessuno distrugga gli oceani.
Aiutaci anche tu: prima di mettere una scatoletta nel tuo carrello della spesa assicurati di sceglierne una davvero sostenibile!
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Sempre attento alle tematiche ambientali, AsdoMar offre un'ampia gamma di prodotti sostenibili: manca poco per essere 100% sostenibile!
Il prodotto più sostenibile
La migliore scelta: i prodotti con tonnetto striato pescato a canna.
AsdoMar è prodotto da Generale Conserve, una delle aziende del tonno più importanti in Italia. Si sta seriamente impegnando per evitare metodi di pesca distruttivi, e ha scelto di favorire la pesca sostenibile e offrire piena trasparenza ai consumatori. Deve continuare così, sviluppando la tracciabilità lungo la filiera per garantire un tonno 100% sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale!
Esselunga ha migliorato i propri impegni contro la pesca distruttiva, ma deve fare ancora un piccolo sforzo per far arrivare prodotti 100% sostenibili sui propri scaffali.
Il prodotto più sostenibile
Non c'è ancora!
Esselunga è una delle catene di supermercati più importanti in Italia. Sui propri scaffali dà spazio al tonno pescato a canna di altre aziende… non sarà ora di fornirlo anche nelle proprie scatolette?
Si impegna contro la pesca distruttiva e per una maggiore trasparenza, ma c'è ancora da fare per fornire un tonno davvero sostenibile.
Il prodotto più sostenibile
Non c'è ancora!
Conad, una delle più importanti insegne della grande distribuzione in Italia, ha finalmente adottato dei criteri per evitare metodi di pesca distruttivi e aumentare la propria trasparenza. Adesso deve continuare a lavorare con i propri fornitori per far arrivare prodotti 100% sostenibili sui propri scaffali.
Rio Mare sta lavorando per rispettare il proprio impegno: diventare 100% sostenibile entro il 2017, ma nelle sue scatolette finisce ancora tonno frutto di pesca distruttiva. "Qualità responsabile" non è ancora sinonimo di sostenibilità.
Il prodotto più sostenibile
Tonno Rio Mare pescato a canna e tonno Rio Mare BIO, con tonno pescato con reti a circuizione su banchi liberi (senza l’uso di FAD!)
Il tonno Riomare è prodotto da Bolton Alimentari, proprietaria anche dei marchi Palmera e Alco, e azienda leader del mercato in diversi Paesi europei. In Austria e Svizzera offre solo prodotti sostenibili, ma in Italia le offerte davvero "responsabili"- per quanto in aumento, sono ancora lontane dall’obbiettivo 100%. Rio Mare ha dimostrato di impegnarsi, ma da chi detiene quasi il 40% del mercato ci aspettiamo di più!
Coop, sempre attenta alle tematiche ambientali, sulla sostenibilità del tonno in scatola ha ancora molto da fare.
Il prodotto più sostenibile
Il tonno in tranci "Fior Fiore" pescato a canna.
Coop è l'azienda leader della grande distribuzione in Italia, ma l'offerta di tonno pescato con metodi che non distruggono l'ecosistema marino è ancora troppo limitata. Servono impegni precisi per combattere la pesca eccessiva, illegale e poco etica.
Migliora perché mantiene le promesse fatte, ma gli impegni presi contro la pesca distruttiva sono ancora troppo pochi!
Il prodotto più sostenibile
Nostromo filetti di tonno all'olio di oliva pescato a canna (vasetto 200gr).
Nostromo fa parte del Gruppo spagnolo Calvo, di cui Bolton (l'azienda di Riomare) ha recentemente acquisito una considerevole quota. Il gruppo inizia a muoversi, ma nonostante possegga flotte proprie, non ha alcuna intenzione di ridurre l'uso di metodi di pesca distruttivi come i FAD. Il tonno Nostromo sostenibile è ancora troppo poco per poter realmente offrire una scelta ai consumatori. Da uno dei leader del tonno in Italia e nel mondo ci aspettiamo molto di più!
La strada da fare è ancora tanta, ma dimostra di essersi iniziato a muoversi verso la sostenibilità.
Il prodotto più sostenibile
Carrefour ha messo sul mercato italiano tre prodotti di tonno pescato a canna.
Carrefour è leader in Italia e nel mondo della grande distribuzione. Dimostra di iniziare a impegnarsi per una pesca sostenibile, ma deve sviluppare piani precisi, portare a termini i progetti iniziati e migliorare la propria trasparenza per poter garantire vera sostenibilità ai consumatori.
Alle parole non seguono i fatti: nonostante le promesse fatte quasi tutto il tonno Mareblu proviene da pesca distruttiva. Con solo 0,2% di prodotti sostenibili riuscirà davvero a raggiungere l'obbiettivo 100% al 2016?
Il prodotto più sostenibile
Mareblu pescato a canna. Peccato che sia quasi impossibile trovarlo!
Mareblu è di proprietà della più grande compagnia al mondo di tonno in scatola: Thai Union. Nonostante le promesse fatte, ad oggi non ha fatto nulla per eliminare metodi di pesca distruttivi dai prodotti venduti in Italia, nel Regno Unito (con il marchio John West), o in Francia (con Petit Navire). Come se non bastasse Thai Union è collegata a drammatici abusi dei diritti umani e dei lavoratori lungo la propria catena di fornitori. Mareblu deve abbandonare subito metodi di pesca che uccidono squali e altre creature marine in pericolo e assicurare che il proprio tonno arrivi solo da una pesca equa e sostenibile per il futuro del mare e dei lavoratori che da esso dipendono.
Il gruppo spagnolo che ha acquisito il marchio MareAperto si apre al dialogo, ma non si impegna ad offrire prodotti sostenibili ai consumatori italiani.
Il prodotto più sostenibile
Nessuno.
Da quest'anno il tonno MarreAperto non è più STAR, ma è sotto il completo controllo del gruppo spagnolo Jealsa Rianxeira. Per quanto l'azienda commercializzi in altri Paesi tonno sostenibile pescato a canna, non si impegna a offrirlo anche ai consumatori italiani, né prende impegni per escludere i metodi di pesca più distruttivi, come la pesca con FAD: pur essendo aperta al confronto, la compagnia è ancora molto indietro in termini di sostenibilità sul mercato italiano.
La sua marca, Nixe, contiene tonno pescato con metodi di pesca distruttivi. A quando impegni precisi per prodotti sostenibili?
Il prodotto più sostenibile
Nessuno.
Lidl, la catena tedesca di discount presente in oltre 26 Paesi europei, ha una propria marca di tonno: Nixe. Non ci ha mostrato alcuna politica per una pesca sostenibile e non ha preso alcun impegno per evitare i metodi di pesca più distruttivi. Assolutamente insufficiente per uno dei leader della distribuzione a livello europeo!
Non ha ancora preso alcun impegno per garantire la sostenibilità dei propri prodotti. Da sempre sul fondo della nostra classifica: a quando scelte precise per una pesca sostenibile?
Il prodotto più sostenibile
Nessuno.
Auchan, responsabile dei prodotti tonno Auchan e Simply, è una delle catene più importanti della grande distribuzione in Italia. L'azienda ha fornito risposte incomplete al questionario e non mostra alcuna intenzione di voler adottare criteri precisi per evitare la pesca distruttiva. Fidarsi dei propri fornitori non basta: è ora di fare scelte precise per la sostenibilità!
◼ Bene
◼ Non è abbastanza
◼ Non ci siamo
L'etichettatura del tonno in scatola può essere fonte di confusione e rendere difficile sapere cosa si sta comprando. Ecco un elenco di termini che possono aiutarvi a capire meglio ciò che c'è effettivamente nella scatoletta.
Le specie marine pescate accidentalmente (e spesso uccise) durante le attività di pesca, come squali e giovani di tonno. Alcuni metodi di pesca, come ad esempio i palamiti e le reti a circuizione con FAD, hanno un tasso più alto di catture accidentali rispetto ad altri metodi di pesca.
I FAD sono oggetti galleggianti per attirare pesci e altre specie marine. Possono variare da semplici zattere di bamboo a grandi piattaforme dotate di sonar e radar. I FAD vengono usati per "concentrare" i tonni e poi prelevarli con ampie reti, conosciute come reti a circuizione (purse seins). I FAD, però, non attirano solo i tonni, ma causano l'uccisione di altri animali, tra cui esemplari giovani di tonno ("baby-tuna"), e squali, tra cui specie in pericolo.
Questo tonno è stato pescato da reti a circuizione che circondano i banchi di tonno senza l'utilizzo di FAD che solitamente li concentrano e comportano la cattura accidentale di numerosi altri animali marini. E' una scelta migliore!
La pesca a canna viene effettuata con piccoli pescherecci, che sono di solito di proprietà di pescatori locali, e possono dar lavoro fino a 35 persone. Si tratta di una pesca altamente selettiva: i tonni vengono pescati uno a uno e le catture accidentali sono minime.
Il tonnetto striato (Katsuwonus pelamis o skypjack) è una specie di tonno di piccole dimensioni che vive in tutti gli oceani temperati e caldi. E' sempre più comune sui nostri scaffali e al momento gode di un buono stato di salute. Una scelta migliore, anche se prima di acquistarlo ci si dovrebbe assicurare che non è stato pescato con i FAD, che stanno mettendo in crisi i nostri mari!
Il tonno pinna gialla (Thunnus albacares o Yellowfin) è una specie che vive in tutti gli oceani tropicali, dall'Indiano al Pacifico, di alto valore commerciale. La maggior parte dei suoi stock sono oggetto di una pesca eccessiva: la mancanza di una gestione efficace e l'utilizzo diffuso di metodi di pesca che catturano esemplari troppo giovani, minacciano il tonno preferito dagli Italiani. La scelta più sostenibile? Quello proveniente dall'Oceano Pacifico Centro Occidentale.
Il tonno obeso (Thunnus obesus o bigeye) è una specie commerciale poco usata: nonostante non sia commercializzata sul mercato italiano, potrebbe finire accidentalmente nelle nostre scatolette a causa della pesca con i FAD. I FAD minacciano seriamente questa risorsa, che al momento è classificata come "vulnerabile", cioè a rischio nel medio periodo.
I palamiti sono cavi di nylon (travi) lunghi fino a 100 km cui sono attaccate fino a 3.000 lenze più corte, che terminano con ami. La maggior parte dei pescherecci che pesca con palamiti non usa misure di mitigazione e oltre il 20% delle catture effettuate con questo sistema può essere rappresentato da specie in pericolo come squali e uccelli marini.
Pesca pirata, in cui il pesce viene "rubato" e prelevato illegalmente dal mare, aumentando ancora di più la pesca eccessiva.
Simili ai parchi marini o terrestri, sono aree interdette alla pesca e ad altre attività industriali. Questi paradisi sicuri sono essenziali per ristabilire e tutelare gli ecosistemi marini.
Il marchio Dolphin Safe non garantisce al 100% che la pesca non causi impatti negativi sul mare. Significa che il metodo di pesca del tonno non porta alla cattura intenzionale e all'uccisione o ferimento di delfini o altri mammiferi marini. E tutte le altre specie che finiscono accidentalmente nelle reti?
Il Marine Stewardship Council (MSC) è un sistema di certificazione delle attività di pesca. Certifica il rispetto di certi criteri di sostenibilità, ma purtroppo non tutti i prodotti con questo logo sono 100% sostenibili. La scelta migliore è controllare quale specie si trova all'interno della scatoletta e come è stata pescata.
Sistema di certificazione di prodotti ittici. Certifica il rispetto di certi criteri di sostenibilità, anche se meglio controllare quale specie di tonno e quale metodo di cattura sono stati utilizzati per essere sicuri che non vi sia davvero nessun impatto negativo sul mare.